14.2.09

era venerdi notte (il mio amico fantasma)

xxxhaneulxxx.

mi sono chiesto
anche quando lo stavo gia immaginando
se era possibile
fantasticare una tua propria fantasma.

come un ragazzino
non ho avuto l'amico immaginario.
ero contento stando da solo,
perso nei miei libri e i miei sogni di grandezza
e di munizia;

è un ragazzo,
poco meno di dieci anni,
indossa sempre lo stesso abito,
camicia bianca, pantaloncini khaki,
scarpe nere,
i suoi capelli, spazzati a lato,
i suoi occhi, grandi e impauriti,
le sue labbre immobili.

mi stava accanto mentre scrivo le mie poesie,
mi guardava quando cucino, chiedendomi silenziosamente
per le istruzioni come marinare un arrosto
o preparare gnocchi al mare, il suo preferito,
con polipo e granchio.

si divertiva tanto,
quando mi metto a ballare come uno sciocco,
si rotevano i suoi occhi
quando apro un'altra bottiglia di verduzzo,
ha gli occhi tristi
quando rifiuto di parlargli.

in serata, mentre leggo
lui veniva a coccolare la mia testa
una volta mi ha detto
che dovevo farmi tagliare i cappelli,
che cosi lunghi mi rendono
piu miserabile.

venerdi notte, è cominciato a piovere.
dopo alle undici, ho iniziato a bere.
ascoltando la musica, ho iniziato a scrivere.
scrivendo, ho iniziato a chiedermi.

quello che ho bisogno è un esorcismo.
dagli speranza, e un altro giorno.

il piccolo ragazzo mi ha detto
che stava in piedi
tra noi, e pensa,
i suoi pensieri da fantasmi,
e in qualche modo
si sentiva il bisogno di condolersi con
quelli di noi che vivono
ma sono anche
come dei
fantasmi.

venerdi sera,
è cominciato a piovere.
ero da solo a casa.

il mio piccolo amico immaginario fantasma
mi guardava seriamente.

per qualche motivo,
mi sono venuti i brividi.

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